Mio amato figlio,
che diedi alla luce con dolorosa gioia, che il lacrimoso stupore placasti al primo udire del tuo nome, dalla voce che già vibrava nelle acque dell'oscuro mondo, a te guardo ora, promessa di uomo.
Perdona, mia carne, perdona questa bocca che ti baciò incredula e che plasma di verbo crudeli saette, che bruciano giovane la bianca materia.
Lenisci, mia anima, degli occhi l'ira col nero candore dei tuoi specchi e abbi pietà, mio spirito, di queste mani
che sfiorarono i morbidi sogni sulle guance e che barbare ora brandiscono incubi uccidendo speranze.
Perdona, oh figlio, queste amare lacrime, che solo il più grande dei dolori e il più grande degli amori copiose posson far cadere a lavare le colpe.
sabato 7 dicembre 2013
sabato 23 novembre 2013
mercoledì 20 novembre 2013
ACQUA
"L'acqua non aspetta mai. Cambia forma e scorre attorno alle cose, trovando sentieri segreti a cui nessun altro ha pensato: un pertugio nel tetto o un piccolo buco in fondo a una scatola [...] Può dilavare la terra, spegnere il fuoco, far arrugginire un pezzo di metallo e consumarlo."
Arthur Golden
...e quando è troppa, PUO' UCCIDERE.
venerdì 8 novembre 2013
NON T'AMO PIU'
NON T'AMO PIU'
di
Evgenij Evtusenko
Non t'amo più... E' un finale banale. Banale come la vita, banale come la morte. Spezzerò la corda di questa crudele romanza, farò a pezzi la chitarra: ancora la commedia perché recitare! Al cucciolo soltanto, a questo mostriciattolo peloso, non è dato capire perché ti dai tanta pena e perché io faccio altrettanto.
Lo lascio entrare da me, e raschia la tua porta, lo lasci passare tu, e raschia la mia porta,C'è da impazzire, con questo dimenio continuo...
O cane sentimentalone, non sei che un giovanotto... Ma io non cederò al sentimentalismo. Prolungar la fine equivale a continuare una tortura. Il sentimentalismo non è una debolezza, ma un crimine quando di nuovo ti impietosisci, di nuovo prometti e provi, con sforzo, a mettere in scena un dramma dal titolo Ottuso "Un amore salvato". E' fin dall'inizio che bisogna difendere l'amore dai "mai" ardenti e dagli ingenui "per sempre!". E i treni ci gridavano: "Non si deve promettere!". E i fili fischiavano "Non si deve promettere!".
I rami che s'incrinavano e il cielo annerito dal fumo ci avvertivano, ignoranti presuntuosi, che è ignoranza l'ottimismo totale, che per la speranza c'è più posto senza grandi speranze.
E' meno crudele agire con sensatezza e giudiziosamente soppesare gli anelli prima di infilarseli, secondo il principio dei penitenti incatenati. E' meglio non promettere il cielo e dare almeno la terra, non impegnarsi fino alla morte, ma offrire almeno l'amore d'un momento. E' meno crudele non ripetere "ti amo", quando tu ami. E' terribile dopo, da quelle stesse labbra sentire un suono vuoto, la menzogna, la beffa, la volgarità quando il mondo falsamente pieno, apparirà falsamente vuoto. Non bisogna promettere... L'amore è inattuabile. Perché condurre all'inganno, come a nozze? La visione è bella finché non svanisce. E' meno crudele non amare, quando dopo viene la fine. Guaisce come impazzito il nostro povero cane, raspando con la zampa ora la mia, ora la tua porta. Non ti chiedo perdono per non amarti più. Perdonami d'averti amato.
Straordinaria lettura di Gianni Caputo
lunedì 4 novembre 2013
SMOKE ON THE LIPS
I WILL NEVER BE FREE...
"Smoke on the lips"
(musica: FREE - Depeche Mode)
MY EDIT VIDEO
venerdì 25 ottobre 2013
Take Me Back Home
"You take me back there
Take me back home, please
No, I can't go in there
Just take me back home, home
Is where I wanna be "
mercoledì 23 ottobre 2013
L'AUTUNNO DEL CUORE
Mia cara, carissima Josephine,
dolce compagna, che serenamente dai udienza ai pensieri del mio cuore, ti scrivo ancora una volta per sapere di te.
Sempre ti immagino, candida e leggera, tra i viali inebrianti dei glicini che costeggiano i muri della tua dimora, con in viso solo il riflesso rosato della stella solare che volge al suo quotidiano sonno.
Sorella mia, è già autunno ma gli alberi paion di zeffiro spogliati e non dalla matrigna tramontana che ancora indugia ad arrivare, affilando le unghie per meglio scalfire quando giunta sarà l'ora.
Tu lo sai, mia devota, il mio cuore trabocca di mestizia in questa stagione e ancor di più quando, al cadere delle foglie, si aggiunge l'inesorabile e ciclico disseccarsi delle speranze. I sogni cadon giù, denudandomi di gioia e sorrisi che giaccion ingialliti ai miei piedi.
La menzogna, mia amata, la bugia e la falsità mi asciugano l'anima che devo ristorare con la rugiada dei miei occhi per non farla morire del tutto.
E' questo l'autunno del mio cuore, mia dolce , quando fraintesa continuo ad inciampare sui cocci del passato e sanguino e incespico ma è un gridare sordo, un procedere cieco, contro l'ottusità delle persone.
Sai tu, mia amabile amica, a chi mi riferisco e quasi posso udire il tuo discreto rimprovero che riecheggia nella mente quasi fosse il mio. So bene che non dovrei più badare a certi affari, ma un pò la vanità un pò un sincero attaccamento, mi spingono a voler sapere.
Quale errore, mia angelica compagna, talvolta il sapere! Perchè è meglio ignorare, per meno soffrire o illudersi, ancor meglio, che niente sia cambiato, quando invece niente è mai stato come appariva.
Ti lascio, soave creatura, dormi bene questa notte, librati negli spazi che son solo tuoi, io farò lo stesso, stringendo al seno quei petali che ancora restano dei colorati giardini.
Tua
dolce compagna, che serenamente dai udienza ai pensieri del mio cuore, ti scrivo ancora una volta per sapere di te.
Sempre ti immagino, candida e leggera, tra i viali inebrianti dei glicini che costeggiano i muri della tua dimora, con in viso solo il riflesso rosato della stella solare che volge al suo quotidiano sonno.
Sorella mia, è già autunno ma gli alberi paion di zeffiro spogliati e non dalla matrigna tramontana che ancora indugia ad arrivare, affilando le unghie per meglio scalfire quando giunta sarà l'ora.
Tu lo sai, mia devota, il mio cuore trabocca di mestizia in questa stagione e ancor di più quando, al cadere delle foglie, si aggiunge l'inesorabile e ciclico disseccarsi delle speranze. I sogni cadon giù, denudandomi di gioia e sorrisi che giaccion ingialliti ai miei piedi.
La menzogna, mia amata, la bugia e la falsità mi asciugano l'anima che devo ristorare con la rugiada dei miei occhi per non farla morire del tutto.
E' questo l'autunno del mio cuore, mia dolce , quando fraintesa continuo ad inciampare sui cocci del passato e sanguino e incespico ma è un gridare sordo, un procedere cieco, contro l'ottusità delle persone.
Sai tu, mia amabile amica, a chi mi riferisco e quasi posso udire il tuo discreto rimprovero che riecheggia nella mente quasi fosse il mio. So bene che non dovrei più badare a certi affari, ma un pò la vanità un pò un sincero attaccamento, mi spingono a voler sapere.
Quale errore, mia angelica compagna, talvolta il sapere! Perchè è meglio ignorare, per meno soffrire o illudersi, ancor meglio, che niente sia cambiato, quando invece niente è mai stato come appariva.
Ti lascio, soave creatura, dormi bene questa notte, librati negli spazi che son solo tuoi, io farò lo stesso, stringendo al seno quei petali che ancora restano dei colorati giardini.
Tua
martedì 22 ottobre 2013
PERCHE'?
Faceva freddo fuori, ma forse di più dentro.
Davanti al vetro nuvole di fumo riflesse da occhi lucidi e persi in lontani pensieri. Un sorso ancora e poi l'alcool avrebbe fatto il suo dovere fino in fondo, cosa che il cuore rifiutava di fare.
"Sono stato un gioco per te", le ultime parole, le sole che uscivano ancora da quella bocca muta, da troppo tempo le stesse, false e bugiarde.
No, non ci saranno altri spiragli
per chi si fa carnefice della verità,
per chi trafuga la realtà,
per chi rinnega il passato,
per chi finge un candore che non c'è,
per chi ama a ha paura di se stesso,
per chi illude illudendosi di non farlo,
per chi scaglia la prima pietra.
Si cercavano in giro, tra le pagine di una storia inconclusa, sbiadita tra i ricordi falsati dalla memoria.
Ma non fu un gioco e si sapeva, solo l'orgoglio ferito raccontava un finale diverso.
Perchè?
Perchè?
Davanti al vetro nuvole di fumo riflesse da occhi lucidi e persi in lontani pensieri. Un sorso ancora e poi l'alcool avrebbe fatto il suo dovere fino in fondo, cosa che il cuore rifiutava di fare.
"Sono stato un gioco per te", le ultime parole, le sole che uscivano ancora da quella bocca muta, da troppo tempo le stesse, false e bugiarde.
No, non ci saranno altri spiragli
per chi si fa carnefice della verità,
per chi trafuga la realtà,
per chi rinnega il passato,
per chi finge un candore che non c'è,
per chi ama a ha paura di se stesso,
per chi illude illudendosi di non farlo,
per chi scaglia la prima pietra.
Si cercavano in giro, tra le pagine di una storia inconclusa, sbiadita tra i ricordi falsati dalla memoria.
Ma non fu un gioco e si sapeva, solo l'orgoglio ferito raccontava un finale diverso.
Perchè?
Perchè?
domenica 20 ottobre 2013
COME SEMPRE
E QUANDO PENSI DI ESSERE STATA L'UNICA, TI ACCORGI CHE ERI SOLO L'ULTIMA...
NESSUNO E' INSOSTITUIBILE: SIAMO TUTTI RICICLABILI, COME LE PAROLE DETTE UN TEMPO CHE OGGI SI RISPOLVERANO PER UN'ALTRA AVVENTURA.
AVANTI LA PROSSIMA, A CHI TOCCA?
MA DOPOTUTTO DOVREI ESSERNE CONTENTA, CHE UN'ALTRA LEGGA CIO' CHE UN TEMPO FU MIO.
AMA ANCORA, SOFFRI ANCORA, ANCORA TRADISCI, TE STESSO, ANCORA....
SE NON ALTRO CI SI RISPARMIA L'ILLUSIONE (SEMPRE QUELLA) DI OCCUPARE ANCORA UN POSTO VACANTE, QUELLO DI CHI RESTA PER SEMPRE NONOSTANTE LA FINE.
E INVECE (COME SEMPRE) L'ILLUSIONE E L'INGANNO SONO GOCCE DI LUCE CHE BAGNANO PENSIERI E PAROLE DI UN'ORMAI DISSECATA RUGIADA.
MA SON PAROLE INUTILI, CHE QUI NON PASSA PIU' NESSUNO.
E' SOLO UN PARLARSI ADDOSSO, NULLA PIU'...
domenica 13 ottobre 2013
ICH LIEBE DICH
La strada, la stessa, scorreva sotto un cielo proibito, mentre i pensieri si fermavano su quel vetro, quasi a non voler abbandonare quella mobile tana d'amore.
Ridevano, come sempre, le mani unite che si staccavano solo quando lui doveva cambiare marcia, ogni tanto uno sguardo silenzioso e lei poggiava la testa sul suo braccio, sciogliendosi al calore profumato dal suo
odore.
- Ich liebe dich...
- Cosa?
- Lo sai cosa vuole dire?
- Che roba è? Sembrerebbe tedesco.
- "Ich liebe dich" in tedesco vuol dire "TI AMO"...
Un improvviso rumore di vetri rotti la destò e tutti i pensieri presero il volo scappando, ma solo lei udì quel frastuono perchè lui se ne stava tranquillo al volante con un mezzo sorriso.
Come un gioco, ma ecco, l'aveva detto e adesso? Cosa avrebbe dovuto rispondergli? Già una volta le era capitato ma non era riuscita a ricambiare quelle due piccole maledette parole e tutto finì prima che ci fosse stata un'altra occasione.
Ma con lui era diverso...Si, insomma, erano pochi mesi che stavano insieme, erano solo "il chitarrista e la cantante" così come si definivano in quella strana situazione, ma ancora no, non ancora!
Eppure i sentimenti le scoppiavano in gola ma lei li mordeva per non far loro oltrepassare le labbra, quelle che adesso avrebbero voluto baciarlo come sapeva fare lei.
Lo guardò dolcemente e gli sorrise in un silenzio che implorava clemenza. Lui capì e le strinse forte la mano, con quella pazienza che si ha con i bambini piccoli.
Proseguirono ascoltando musica ma lei ormai non era più lì. A stormi tornarono i pensieri insieme ai cocci impigliati e piano si ricomposero, gli uni e gli altri.
Era la storia più lunga che avesse avuto, l'unica dalla quale ancora non era scappata, la sola che le sembrasse a doppio senso anche se fino a quel momento era solo un'inconsapevole intuizione.
Fino a quel momento...
La strada continuava a scorrere, gli sguardi continuavano ad incrociarsi ma tra loro adesso qualcosa si interponeva:
era la consapevolezza.
- TI AMO anch'io... Ti amo tanto.
- Vieni qui - le disse e con lo sguardo sulla strada la baciò come forse non l'aveva mai baciata e lei si sciolse dentro in pianto e capì che la strada era finita e poteva fermarsi.
Ridevano, come sempre, le mani unite che si staccavano solo quando lui doveva cambiare marcia, ogni tanto uno sguardo silenzioso e lei poggiava la testa sul suo braccio, sciogliendosi al calore profumato dal suo
odore.
- Ich liebe dich...
- Cosa?
- Lo sai cosa vuole dire?
- Che roba è? Sembrerebbe tedesco.
- "Ich liebe dich" in tedesco vuol dire "TI AMO"...
Un improvviso rumore di vetri rotti la destò e tutti i pensieri presero il volo scappando, ma solo lei udì quel frastuono perchè lui se ne stava tranquillo al volante con un mezzo sorriso.
Come un gioco, ma ecco, l'aveva detto e adesso? Cosa avrebbe dovuto rispondergli? Già una volta le era capitato ma non era riuscita a ricambiare quelle due piccole maledette parole e tutto finì prima che ci fosse stata un'altra occasione.
Ma con lui era diverso...Si, insomma, erano pochi mesi che stavano insieme, erano solo "il chitarrista e la cantante" così come si definivano in quella strana situazione, ma ancora no, non ancora!
Eppure i sentimenti le scoppiavano in gola ma lei li mordeva per non far loro oltrepassare le labbra, quelle che adesso avrebbero voluto baciarlo come sapeva fare lei.
Lo guardò dolcemente e gli sorrise in un silenzio che implorava clemenza. Lui capì e le strinse forte la mano, con quella pazienza che si ha con i bambini piccoli.
Proseguirono ascoltando musica ma lei ormai non era più lì. A stormi tornarono i pensieri insieme ai cocci impigliati e piano si ricomposero, gli uni e gli altri.
Era la storia più lunga che avesse avuto, l'unica dalla quale ancora non era scappata, la sola che le sembrasse a doppio senso anche se fino a quel momento era solo un'inconsapevole intuizione.
Fino a quel momento...
La strada continuava a scorrere, gli sguardi continuavano ad incrociarsi ma tra loro adesso qualcosa si interponeva:
era la consapevolezza.
- TI AMO anch'io... Ti amo tanto.
- Vieni qui - le disse e con lo sguardo sulla strada la baciò come forse non l'aveva mai baciata e lei si sciolse dentro in pianto e capì che la strada era finita e poteva fermarsi.
"Poi tutto questo è finito
neanch'io lo so come è stato
ed ora se ancora ti penso
mi tornano i ritornelli inventati con te,
poi le stesse parole
non so più che dirti ora,
amore..."
(Alunni del Sole -- I ritornelli inventati)
giovedì 22 agosto 2013
venerdì 16 agosto 2013
SOLO UN GIOCO
"È così che vanno le cose: «Io non la
conosco e lei non conosce me». Si tratta solo di un caso fortuito.
Ci sono dei
bisogni: la gente si sente sola, ha bisogno di qualcuno che riempia la propria
solitudine.
Questo è ciò che le persone chiamano «amore».
Si mostra amore solo
perché questo è l’unico modo per agganciare l’altro.
Anche l’altro lo chiama
«amore», perché è il solo modo di agganciarti.
Ma chissà se si tratta di vero
amore oppure no?
In realtà, l’amore è solo un gioco."
Osho (Con te e senza di te)
giovedì 8 agosto 2013
SULL'AMORE
Tratto da "Con te e senza di te" di Osho Rajneesh
"Le persone si dicono: «Mi piaci». Perché
non si dicono: «Ti amo»? Perché l’amore è impegno, coinvolgimento, rischio,
responsabilità. L’attrazione è solo momentanea: oggi puoi piacermi, domani no;
non c’è rischio in questo. Quando dici a una persona: «Ti amo», corri un
rischio. Stai affermando: «Ti amo: continuerò ad amarti, ti amerò anche domani.
Puoi dipendere da me, è una promessa».
L’amore è una promessa, mentre
l’attrazione non : ha nulla a che vedere con le promesse. Quando dici a un
uomo: «Mi piaci», stai affermando qualcosa su te stessa, non sull’uomo. Dici:
«Io sono fatta così, mi piaci. Mi piacciono anche i gelati e la mia macchina. ;
Tu mi piaci allo stesso modo». Stai dicendo qualcosa di te stessa.
Quando dici a qualcuno: «Ti amo», stai
dicendo qualcosa su quella persona, non su di te. Stai dicendo: «Sei amabile».
La freccia è puntata verso l’altra persona. È rischioso: stai facendo una
promessa. L’amore ha in sé la qualità della promessa, dell’impegno, del
coinvolgimento. E l’amore ha in sé qualcosa dell’eternità. L’attrazione è
momentanea, non è né rischiosa né implica responsabilità.
Mi chiedi: Qual è la differenza tra
provare attrazione e amare? Inoltre, qual è la differenza tra l’amore ordinario
e quello spirituale?
Provare attrazione e amare sono cose
diverse, ma non c’è differenza tra l’amore ordinario e quello spirituale.
L’amore è spirituale. Non mi sono mai imbattuto in un amore ordinario; la cosa
ordinaria è provare attrazione. L’amore non è mai ordinario; non può esserlo, è
intrinsecamente straordinario. Non è di questo mondo.
Quando dici a una donna o a un uomo: «Ti
amo» stai semplicemente dicendo: «Non posso farmi ingannare dal tuo corpo, ti
ho visto. Il corpo potrebbe diventare vecchio, ma io ti ho visto, ho visto la
parte incorporea di te. Ho visto la parte più profonda di te, quella divina».
L’attrazione è superficiale. L’amore penetra al centro stesso della persona,
tocca la sua anima.
Nessun amore è ordinario. Non può esserlo,
altrimenti non sarebbe amore.
Definire «ordinario» l’amore vuol dire
fraintenderlo completamente. L’amore non è mai ordinario, è sempre
straordinario, è sempre spirituale. Questa è la differenza tra l’attrazione e
l’amore: l’attrazione è materiale, l’amore spirituale.
Quando hai parlato della differenza tra
amore e piacere mi hai veramente confuso. Hai detto che l’amore è un «impegno»,
e io ho sempre creduto che l’impegno fosse un’altra forma di attaccamento.
Amo molte persone, ma fondamentalmente non
mi sento «impegnato» con loro. Come posso prevedere se domani le amerò ancora ?
La domanda è significativa. Dovete stare
molto, molto attenti, perché è anche sottile e complessa.
Quando io dico che l’amore è un impegno,
cosa intendo dire? Non voglio dire che dovete fare promesse per il domani,
tuttavia la promessa esiste. Voi non dovete fare promesse, eppure la promessa è
presente. Queste sono la sottigliezza e la complessità della tua domanda.
Tu non dici: «Ti amerò anche domani», ma
nel momento d’amore quella promessa c’è, è assolutamente presente: non ha
bisogno di essere espressa.
Quando ami una persona, non puoi pensare
diversamente. Non puoi pensare che un giorno non l’amerai più. È impossibile,
non fa parte dell’amore.
Non voglio neanche dire che non potrai più
uscire da questa storia d’amore: può finire, può non finire. Questo non è
importante.
Ma quando vivi un momento d’amore, quando tra due persone scorre
energia, si crea un ponte, un ponte aureo, grazie al quale sono unite.
La tua mente non è in grado di
comprendere, né di concepire, che esisterà mai un tempo in cui non sarai più
con questa persona, e in cui lei non sarà più con te.
Semplicemente questo non accade!
Questo è «impegno».
Non lo esprimi, non vai da un giudice di
pace per fare un’affermazione formale:
«Starò con te per sempre!». In realtà,
fare una simile dichiarazione dimostra solo che non esiste alcun amore: hai
bisogno di
un certificato legale. Se l’impegno
esiste, non è necessario alcun certificato legale.
Il matrimonio è necessario perché manca
l’amore. Se esiste un amore profondo il matrimonio non sarà affatto necessario.
Perché ci si dovrebbe sposare? Sarebbe
come innestare delle gambe a un serpente, oppure dipingere di rosso una rosa
rossa. È inutile! Perché andare in municipio?
Dentro di te deve esistere una paura…
l’amore non è totale.
[...]
E quando sei in amore, ti accade
naturalmente, non devi programmarlo. Questo sentimento sorge naturalmente. A
volte si esprime anche con le parole: «Ti amerò per sempre» che nascono dalla
profondità di questo momento.
Ricorda: non si parla affatto del domani.
Non si tratta di una promessa.
Semplicemente, la profondità e la totalità
dell’amore sono tali per cui ti viene spontaneo dire: «Ti amerò per sempre, per
l’eternità. Nemmeno la morte riuscirà a separarci». Questo è un sentimento
d’amore totale.
E lasciamelo ripetere, questo non vuol
dire che domani sarete insieme. Chi può saperlo? Non e’ affatto importante: il
domani si prenderà cura di se stesso. Il domani non entra mai in una mente
innamorata. Non si riesce neppure a concepire un domani; il futuro scompare:
questo momento diventa eternità. Questo è impegno.
E un domani… è possibile che non sarete
più insieme, ma non sarà un tradimento. Non è un inganno, non è una frode. Vi
sentirete tristi, vi dispiacerà, ma dovrete separarvi… e non sto neppure
dicendo che debba succedere: può non accadere. Dipende da un’infinità di
elementi.
La vita non dipende solo dal vostro amore.
Se dovesse dipendere solo dal vostro amore, vivreste per sempre; ma la vita
dipende da mille altri fattori. L’amore ci fa sentire che: «Vivremo insieme per
sempre», ma l’amore non è la totalità della vita.
Quando l’amore è presente, è così intenso
che ci si sente ubriachi. Poi subentrano mille altri fattori, a volte
insignificanti… ti innamori di un uomo, e in) quel momento sei pronta ad andare
all’inferno con lui, e puoi anche dichiararlo, non è un inganno.
Se dici: «Ti seguirò anche all’inferno»,
sei assolutamente vera e sincera, non è affatto una bugia! Ma un domani,
vivendo con quest’uomo, potresti scoprire piccole cose - per esempio, una vasca
da bagno sporca - che ti danno fastidio…
l’inferno è qualcosa di remoto, non è
necessario andare così lontano. È
sufficiente una vasca da bagno sporca!
Oppure qualche piccola abitudine: di notte, l’uomo russa e ti fa impazzire! Eri
pronta ad andare all’inferno… ed era vero!
In quel momento eri autentica, non era una
bugia, non avevi intenzioni nascoste… ma quell’uomo russa di notte, oppure il
suo sudore ha un odore insopportabile, oppure ha il fiato pesante e quando ti
bacia ti sembra una tortura. Piccole cose, cose insignificanti: quando si è
innamorati non ci si pensa… chi va a pensare alla vasca da bagno, chi pensa al
russare?"
Oppure ecc... ecc... ecc.....
mercoledì 7 agosto 2013
UNO
“ Vedi l’unità nella diversità.
L’Uno divino appare nelle molte forme,
immensa è la sua vastità,
indescrivibile la sua gloria.
Tutte le infinite terre, i soli e i pianeti che sono visti
e quelli oltre la nostra percezione,
esistono per suo comando.
Accesa in varie forme,
l’eterna fiamma è Una.
Illuminando il mondo con i raggi dorati all’alba,
dipingendo le nubi della sera con cangianti colori,
il sole è Uno “.
L’Uno divino appare nelle molte forme,
immensa è la sua vastità,
indescrivibile la sua gloria.
Tutte le infinite terre, i soli e i pianeti che sono visti
e quelli oltre la nostra percezione,
esistono per suo comando.
Accesa in varie forme,
l’eterna fiamma è Una.
Illuminando il mondo con i raggi dorati all’alba,
dipingendo le nubi della sera con cangianti colori,
il sole è Uno “.
(dai Rg Veda)
Lascia andare il passato, lascia andare il futuro, lascia andare il presente
e passa di là, sull'altra riva dell'esistenza; con il cuore completamente
liberato non tornerai più a nascere né a morire.
(Dhammapada, 348)
e passa di là, sull'altra riva dell'esistenza; con il cuore completamente
liberato non tornerai più a nascere né a morire.
(Dhammapada, 348)
Sono frammenti
Scagliati nello spazio infinito
Le piccole gocce d’amore
Che tanto gelosamente ci scambiamo
Ci estorciamo…
Ci ricattiamo…
Tra noi piccoli esseri
Ma amare l’Amore e il Tutto
È il vero segreto e l’alchimia
Affinché
Le gocce divengano fiume
Ed i frammenti
La materia stessa
Dello spazio infinito.
By: ALI
E’ lo spirito che, fra le innumerevoli illusioni della vita, procede fermamente verso la sua meta;
silenziosamente, impercettibilmente, irresistibilmente avanza verso la divinità.
H.P.B.
Mai ti si concede un desiderio senza che inoltre ti sia concesso il potere di farlo avverare.
Può darsi che tu debba faticare per questo, tuttavia.
Richard Bach
venerdì 17 maggio 2013
FOLLIA
Occhi ciechi
su parallele realtà
procedono
attraverso sogni
più veri del vero.
Chi sei tu?
Sono io?
Da quali ignorati universi
giungemmo?
Sono io?
Brancoliamo
Ricordiamo?
Chi ero?
Ti chiedo chi ero
Son folle
Chi sei?
Sono io?
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