incapace il verbo stilla
e sul bianco si riversa.
Ma è dissimulata sembianza,
impreciso artefatto
e avaramente si fa stagno
il copioso fiume
e fioco lume
l'infuocato giorno.
Oh, potesse il Divino
del Vero donarmi il lemma!
Degnamente
canterei del tuo amore!
Di quando, al rosso chiarore,
calano i pensieri
e spezzati si levano i sospiri.
E di quando l'impaziente anelito
si fa strada per trovar riflesso
nell'estatico tocco,
che lambisce le morbide rive
per poi in esse riversarsi,
colmo di se.
Ma vana è la parola
ed esausto il pensiero implode
nell'inquieta attesa
di trovar di se stesso
più veritiero specchio.