Disseminati nel sottobosco giacciono terribili spade e coltelli. Ella camminava tenendo tra le mani un prezioso scrigno.
All'improvviso...stanze, tante stanze da percorrere una dopo l'altra. Un rubinetto che gocciola dentro un vaso...
Si ritrova a partecipare ad un sontuoso banchetto, un convitto con numerosi ospiti: ogni meraviglia sulla tavola riccamente imbandita.
Uno specchio...si avvicina, un paesaggio nel riflesso: boschi, monti, colline; lo scrigno sempre in mano...
Ancora un muro, l'ultimo, altissimo e liscio: sulla parete solo un serpente appena destato dal suo sonno....

Oltre il muro...il mare, immenso e in esso la morte.
Una camera... entra... sul letto un'uniforme, su di essa due cappelli...uno dritto, uno rovescio...sui cappelli un serpente: lo scrigno non c'è più.
Una scala...sale, una caverna...entra, una fontana...beve...si sveglia.
Fatima Calabrese