sabato 11 maggio 2013

L'ESTATE




Mia dolce Josephine,
eccomi ancora una volta a conversare con la tua assenza, l'unica possibile che possa ascoltare i miei travagli.

L'estate è là che indugia ma io mi preparo nell'animo a respirarne gli acri profumi, quelli che pervadono la mia terra quando il sole arde l'avena selvatica e i campi si fanno oro sotto i suoi silenziosi tocchi. 
Ricordo l'ultima estate trascorsa insieme, mia cara amica, quanti sorrisi, quanti racconti tra i sentieri scoscesi della campagna, quanti silenzi nel giardino degli aranci in fiore, gravidi di frutti acerbi...

L'anima torna sempre nei luoghi in cui fu felice e così non manco, mia adorata, di ripercorrere almeno col pensiero quei giorni, ora che da tempo son finiti.
Mi rattrista la tua amarezza, la delusione e il tuo dolore, so di esserne la causa e di questo mi dolgo.

E' inutile, amica mia, ripensare agli sbagli è tempo di andare oltre, sebbene il passato non passi mai, giacché è nella mente e perciò in ogni istante nuovo presente. 

Io son quella che ero e che fui sempre. Vana è la pretesa di conoscere interamente l'altro poiché se gli stai davanti non ne scorgi il retro e accade spesso che quel "davanti" sia davvero l'opposto di quel "dietro" di cui ignori l'esistenza. E' stato puerile, mia cara, che tu ti sia ingannata e che abbia così pensato ch'io fossi solo quell'immagine che conoscesti e di cui diventasti così teneramente  amica.

Ti saluto adesso, cara compagna, a presto, se mai riuscirai a dimenticare...












Fotografie: Ozieri, estate 2011

venerdì 10 maggio 2013

SODADE








Chi ti ha indicato

questo lungo cammino?

Chi ti ha indicato

questo lungo cammino?

Questo cammino...


Sodade, sodade...



Se tu mi scrivi

io ti scriverò,

se tu mi dimentichi

io ti dimenticherò.




Fino al giorno

del tuo ritorno...

Sodade...

Césaria ÉvoraSodade – 3:47
Album: Miss Perfumado (1992)















Non ti ho visto oggi,
mai più l'ho fatto,
eppure mio malgrado
sei ancora qui...









martedì 30 aprile 2013

BIANCO BOCCIOLO

Cane,
di rabbiosa lascivia accecato,
Innocenza hai lordato
con putridi effluvi.

Immonda carne
forgiata negli inferi, 
feroce, del grembo
il tenero frutto
hai sventrato.

Né cielo né inferno
di te accolgano mai 
il putrido spettro,
in eterno sia maledetto
e da se stesso divorato.

Dormi adesso, 
bianco bocciolo,
di sonno cullato,
che più sarai stuprato
né ucciso da folle dolore.

Fatti soffio di rosa
e posa 
il sorriso tuo alla madre,
che morta geme 
e sale
dagli occhi versa ancora
sulla piccola vesticciola.


Dedicato alle piccole anime 









sabato 27 aprile 2013

Mon secret amour


Françoise, mon cher, 
da tempo attendo invano tue notizie, ma pare che il tempo nostro sia sfumato, come gli ultimi lembi di luce che al crepuscolo ancora indugiano, ma rassegnati scivolano nelle rosse tenebre dell'imminente notte. 
Eppure pare ieri che ci incontrammo, colmi di solitudine, mendicanti d'umano conforto, affamati di parole e carezze. 

Sei scomparso nel silenzio senza perchè, mon cher, yeux noirs, col vento nel cuore, avvolto in un soprabito d'ombra ad inseguire un nuovo sentiero, ad indossare una nuova maschera.

Ho visto la tua mano sorreggermi, ho assaporato di te pensieri proibiti, che sapevano di vino e tabacco, di uomo e di santo, di follia e di lacrime. E tu, yeux d'ange, mi guardavi nuda nel cuore e non mi vergognavo.

Dove saranno i tuoi occhi? Quale corda, quale laccio starai stringendo sulle membra di un'immolata vergine? Col vento nel cuore sei andato e mi chiamavi mon secret amour, mon cher, e lo ero ed ero felice. 

Buon viaggio, mon ami, prosegui il cammino. Non smetterò di sentire addosso il tuo sguardo, come profumo lo indosserò, spogliandomi nella notte di me stessa e tu sarai lì a guardarmi, dolce e forte, come l'assenzio che bevemmo quell'ultima notte insieme.

Mélisse L.B.



venerdì 19 aprile 2013

....

Già sapeva che si sarebbe pentita per ciò che stava per fare, ma lo fece ugualmente. 

- Pronto.
- ....
- Pronto?
- ....
- click.


- Pronto??
- Non è vero.
- Non è vero cosa? Chi parla?
- Ma quale avventura colorata, quale diversivo, quale sogghigno...

- ....
- Quale rabbia, quale gioco.
- ....
- Non si può dire addio a qualcosa che non è esistito, dunque se l'abbiamo fatto, vuol dire che in qualche modo c'è stato.
- ....
- Gli occhi non piangono, né ridono, per il nulla, l'anima non si strazia per il niente, se l'hanno fatto in qualche modo qualcosa c'è stato.
- ....
- Se decidi di fare della memoria una tabula rasa forse è perchè non c'è più spazio per l'odio, né per l'amore, anche solo immaginati. Ma se hai sofferto allora, in qualche modo, qualcosa c'è stato.
- ....
- click

Maledisse se stessa per quelle parole.



venerdì 12 aprile 2013

GOCCE DI LUCE

Le azzurre rose son sbiadite 
e più vedremo teneri boccioli.

Gocce di luce han lavato il cielo
che in tenebra s'è sciolto:

memorie stillano, inzuppate
di pensieri, e parole
disseccate dal tempo.






martedì 9 aprile 2013

SEI STATA BRAVA?

- Sei stata brava.
- Si.
- Hai sepolto tutto, anche tra le piAghe della memoria?
- Si.
- I fiori dipinti, le ceneri, i pensieri ?
- L'ho fatto.  

- Sei stata brava.
- Hai cancellato ogni cosa? 
- Si.
- Anche dall'anima?
- Anche dall'anima?


venerdì 29 marzo 2013

JOSEPHIN

Mia cara Josephin,
nonostante mi senta svuotata nella mente e nell'anima, ho trovato il coraggio di prendere questa penna e imbrattare ancora una volta le immacolate pagine, che in attesa giacciono da giorni sulla mia scrivania.

Non ti sarai stupita di certo degli avvenimenti di cui ti narrai il mese scorso, visto che tu conosci tutta la storia e gli attori che l'hanno trasformata in una commedia degli equivoci. Ma forse sarebbe più corretto dire che tutto è divenuto una farsa, la parodia di uno splendido racconto e come in tutte le parodie ciò che prima appariva commovente e tenero  diviene poi ridicolo e insulso.

Se c'è una cosa che mi infastidisce e mi urta più di ogni altra cosa, lo sai bene, è l'ottusità delle persone, quella tipica di chi non vede oltre se stesso, tanto è sconfinato il narcisismo da cui tali persone sono a loro insaputa afflitte, bisognose di nutrire il proprio ego anche a scapito di ciò che dicono e fanno, in una perenne contraddizione.

E' amaro sentirsi messi alla gogna, è logorante vedersi sempre fraintesi, ad ogni passo, ad ogni parola, si insinua un veleno che presto ti ammala il sangue e non pensi ad altro che alla rivendicazione, a tutti i costi, anche a quelli più alti. Ma poi ti rendi conto che infondo non ne vale la pena, rischiare per cosa? Soddisfazione? No, tiri avanti e volti pagina, pensando che dopotutto tu sai dove sta la verità.

Mia cara amica, certi giorni sono così insopportabilmente solitari, mi attanaglia la solita nostalgia che quasi mi sento il cuore strappato via dal petto. Ne osservo i brandelli che implorano pietà, ma non potrò esser io a concederla. 

Piango molto, mi fa bene, è segno che son viva, ma di quale vita mi chiedo.
Mi chiedo anche se tutto ciò avrà mai fine, se un giorno avrò pace, se dal cielo arriverà un qualche segno, se le cose hanno davvero quel senso che sento come un presagio. Non ho risposte, mi restano sempre e solo un mucchio di domande, ammonticchiate come le carte confuse che ho qui davanti. 

Non so perchè io sia così, forse ogni essere umano è fatto così, ma ognuno ignora la stranezza dell'altro, monadi nonostante fatti della stessa materia. 

Ti saluto, mia cara Josephin, non oso tediarti oltre, anche se so bene che tu ami ascoltare le miei elucubrazioni. Vorrei che fossi qui, avresti senz'altro una buona parola per quest'anima che sempre più dubbiosa si aggira nella terra, cercando in essa ciò che essa stessa non può contenere.

Ti abbraccio, Josephin, scrivimi presto ti prego, attendo col cuore in mano un segno di umano conforto.

Mélisse

giovedì 28 marzo 2013

UN OMAGGIO...





Questo è un omaggio ad un poeta, un amico, che scrive come sente, come se le stelle avessero casa nella sua anima.
Una delle sue poesie più belle.
Visto che originariamente il suo post si intitolava "Musica e Poesia"  mi piace ancora di più...




Ho bisbigliato
ti amo
guardandoti negli occhi
per vederli perdersi nei miei
l’ho sussurrato riverente
come quando miro le stelle

dirti amo
vederti nel giorno
e nella notte
udirti dolcemente fluire
in una cascata di suoni
dentro a un cuore impazzito
dentro a un corpo tremante

guardarti e amarti
di un amore fragile
tenero e violento
disperato e felice
dentro a un attimo
di quiete smarrita

ho bisbigliato
ti amo
trafitto è il respiro
e nulla e tutto
è più possibile pensare
più possibile dire

un attimo eterno
racchiuso in una
ineffabile emozione
che incontenibile
già è scesa
in musica di parole

Poesia di Sergio Celle

mercoledì 27 marzo 2013

Primavera

Speriamo che questa primavera si decida ad arrivare...
Intanto deliziamoci con uno dei miei poeti preferiti.






Canto mattutino

Dorati uccelli dall'acuta voce, liberi
per il bosco solitario
in cima ai rami di pino
confusamente si lamentano; e chi comincia,
chi indugia, chi lancia il suo richiamo
verso i monti:
e l'eco che non tace, amica dei deserti,
lo ripete dal fondo delle valli.

(Anonimo greco, trad. S. Quasimodo)
Da S. Quasimodo, Lirici greci





lunedì 25 marzo 2013

UNA LETTERA

Carissimo amico,
da tempo aspettavo il momento giusto per scriverti due righe e ti chiedo perdono per averti fatto attendere tanto. I giochi della vita purtroppo ci portano via così tanto del tempo che dovremmo invece rivolgere ad altro, a noi, ai germogli che attendono assetati  di nutrirsi e portare le loro radici sempre più affondo nel suolo fertile dell'anima.


Oggi piove e tutto è pervaso da una densa malinconia che commuove ogni forma vivente. Tu sai come mi sento quando vengo qui a parlare con te, sai cosa geme dentro e quanto s'agita e si contorce prima di riuscire a darsi alla luce. Forse ho lasciato trascorrere troppo tempo, implodendo la nostalgia negli orizzonti più lontani, vagando nel firmamento notturno in cerca di uno spazio tra i luccichii delle stelle, talvolta nell'insolita nebbia di questa strana primavera. Tutto ciò non ha fatto che aggrovigliare le emozioni in una matassa che non so più come sbrogliare. 

Mi cullo col suono della mia stessa voce in suoni familiari, quasi a confondermi nelle note stesse, vibrando all'unisono con le armonie. 
I miei bambini stanno bene, li amo, come si dovrebbe amare ogni essere umano, perchè siamo tutti pezzi di uno stesso puzzle, dispersi dai quattro venti a cercare una maniera di ricomporsi. Ma non è facile ricordarsene. 

Cos'altro posso dirti, amico mio, se non che più vado avanti con l'età e più mi accorgo che della vita si impara a conoscerne il senso man man che volge al termine, come un film, il cui breve finale ti mostra all'improvviso il filo rosso che ha legato tutti gli eventi e ti verrebbe voglia di rivederlo da capo, ma è appena finito. 

Continuerò a visitare i miei giardini segreti, quelli sono sempre aperti, il guardiano dei sogni non chiude mai i battenti.
Mio caro amico, spero di rivederti presto. Ti ritroverò sicuramente, anche se non conosco il tuo nome e non ricordo più il volto. Lo specchio che ho davanti mi rammenterà chi sei.

Tua


giovedì 7 marzo 2013

DA DONNA A DONNA...



Un segreto… da donna a donna…!:
Un giorno, nel giardino dell'Eden, Eva disse a Dio...

"Signore, ho un problema"

"Che problema, Eva?"

"Signore, so che mi hai creata e che hai provveduto per questo giardino
bellissimo, e per tutti questi meravigliosi animali, e quell'allegro e buffo
serpente... ma io non mi sento davvero felice"

"Come mai, Eva?" fu l'immediata replica dall'alto.

"Signore, mi sento sola. E sono proprio stufa delle mele..."

"Bene. Eva, in questo caso ho una soluzione. Creerò un uomo per te"

"Che cos'e un 'uomo', Signore?"

"Questo 'uomo' sarà una creatura difettosa, con molti aspetti negativi.
Mentirà, ti prenderà in giro e sarà vanaglorioso, in pratica ti darà un
sacco di problemi. Sarà più grande di te e più veloce, e amerà cacciare e
uccidere. Avrà uno sguardo scioccamente curioso, ma visto che ti stai
lamentando, lo creerò in modo che possa soddisfare le tue necessità

Sarà scarso di intelletto e si impegnerà in occupazioni infantili come la
lotta, o prendere a calci una palla.

Non sarà molto sveglio ed avrà spesso bisogno dei tuoi consigli per
pensare correttamente" .

"Sembra una cosa divertente!" commentò Eva ammiccando ironicamente. "Dove
sta la fregatura?"

"Beh... lo puoi avere ad una condizione..."

"Quale?"

"Come ti ho detto, sarà orgoglioso, arrogante e autocompiacente...
perciò dovrai fargli credere che e' stato creato lui per primo...
...però ricorda... è il nostro segreto... da donna a donna!"


http://sibillamimosa.oneminutesite.it/files/1-mimosa22.jpg


Estratti dalle "Lettere di Helena Roerich"

http://www.illuminatamente.org/Perle_di_saggezza_files/bw-Helena_passport-sm.jpg
"....Ma una donna asservita può dare al mondo solo schiavi. Il proverbio:
“Grande madre, grande figlio” ha fondamento cosmico e scientifico.
Poiché per lo più il figlio assomiglia alla madre e le figlie ai padri, grande è la giustizia cosmica. Umiliando la donna, l’uomo umilia se stesso!..."















08 Marzo: Auguri a tutte le donne
Da qualche parte c'è un ramo di mimosa dedicato ad ognuna di voi... dedicato a te... ma non coglierlo, uccidendolo, è più bello se rimane vivo, unito, uno con la Fonte della Vita, per continuare a risplendere radioso la sua viva bellezza per te!
Meno mimosa e più protezione e diritti per le donne!
https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-9_w30qOy_7tj3Gg9C0J4RMfBTX_BJK7WwY-ISqZP9HmvfWYa-0OLDo8Aut8G3rDDxI0c2StGyA9h5yqeqOjR3wvYs_T9XvgOUDz_hnN6YTffW1VGIRwXGQDK8bxCV09NlVJy5OHc7FoB/s1600/mimosa.jpg




sabato 16 febbraio 2013

SOLO DI PASSAGGIO

Non nasconderti dietro al silenzio..
...non posso, io VIVO nel Silenzio

Trova il tempo per parlarmi..
...non ho più parole da darti

Trova il tempo per abbracciarmi.. 
...non sei più qui

Trova il tempo per ascoltarmi..
...per te il mio cuore è sordo

Trova il tempo per guardarmi..
...per te il mio cuore è cieco

La vita non fa sconti a nessuno, nemmeno quando si è infelici.

Trova il tempo, non rimandare a domani... 
...per te il mio cuore si è fermato


venerdì 18 gennaio 2013

L'ATTESA

Erano ore che attendeva su quella uggiosa panchina, triste di foglie sparse qua e là, che si commiseravano della loro sorte.

Forse il bambino ha avuto la febbre.
Il lavoro, certo, gli porta via sempre tanto tempo. 
Era l'ora di punta, il traffico...Tre ore fa, si, ma ce n'è sempre a tutte le ore. Sempre.
Starà di nuovo male la mamma?  
                                                        Speriamo di no.

Il cielo velato implorava riposo, striato di ambrati lembi vellutati.  Quasi era buio. Nella morsa del gelo prese la borsa e s'incamminò.
Il bambino, il lavoro, il traffico, la mamma...

Si era solo dimenticato di lei.


lunedì 10 dicembre 2012

DOVE OGNI LACRIMA MUORE

Là, 
nei lucidi specchi 
dove Vita s'affaccia,
umidi mari
da affetto sospinti 
dimorano.
Placidi oceani
spumeggiano
e s'infrangono su rosse battigie
e nere fronde ombreggiano 
le calme maree.
Ma è questo il tempo in cui,
colmo di sé,
ogni mare 
s'inonda e inonda
i legnosi iridi,
di salsedine arrossati,
si fa cascata 
a bagnare 
i rosati velluti del volto
e lì scivolare 
e farsi vapore,
lasciando solo il sale,
là, 
dove ogni Lacrima muore,
dove sorge ogni Amore,
che il tempo rapisce
e conserva nel cuore.



domenica 9 dicembre 2012

E' TARDI

Corri, corri dai, non lo sapevo, forse ce la facciamo, 
corri, corri, corri, corri, corri...
E' già partito.

Come fa un cuore sgomento a reggere il peso di se stesso?


E' tardi per chi solo ora sa cose che non esistono più.

E' tardi per chi ha taciuto e ora resterà muto per sempre.


E' tardi per chi ha commesso omissioni che lasciano incolmabili vuoti.

E' tardi per chi è restato nell'ombra e adesso è solo un'ombra.

E' tardi quando  la vita termina  ancor prima di cominciare.

E' tardi: 
sei solo una faccia senza volto e senza suono, dinnanzi a ciechi occhi bianchi.

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