domenica 20 gennaio 2013
venerdì 18 gennaio 2013
L'ATTESA
Erano ore che attendeva su quella uggiosa panchina, triste di foglie sparse qua e là, che si commiseravano della loro sorte.
Forse il bambino ha avuto la febbre.
Il lavoro, certo, gli porta via sempre tanto tempo.
Era l'ora di punta, il traffico...Tre ore fa, si, ma ce n'è sempre a tutte le ore. Sempre.
Starà di nuovo male la mamma?
Speriamo di no.
Il cielo velato implorava riposo, striato di ambrati lembi vellutati. Quasi era buio. Nella morsa del gelo prese la borsa e s'incamminò.
Il bambino, il lavoro, il traffico, la mamma...
Si era solo dimenticato di lei.
Forse il bambino ha avuto la febbre.
Il lavoro, certo, gli porta via sempre tanto tempo.
Era l'ora di punta, il traffico...Tre ore fa, si, ma ce n'è sempre a tutte le ore. Sempre.
Starà di nuovo male la mamma?
Speriamo di no.
Il cielo velato implorava riposo, striato di ambrati lembi vellutati. Quasi era buio. Nella morsa del gelo prese la borsa e s'incamminò.
Il bambino, il lavoro, il traffico, la mamma...
Si era solo dimenticato di lei.
venerdì 11 gennaio 2013
giovedì 27 dicembre 2012
lunedì 10 dicembre 2012
DOVE OGNI LACRIMA MUORE
Là,
nei lucidi specchi
dove Vita s'affaccia,
umidi mari
da affetto sospinti
dimorano.
Placidi oceani
spumeggiano
e s'infrangono su rosse battigie
e nere fronde ombreggiano
le calme maree.
Ma è questo il tempo in cui,
colmo di sé,
ogni mare
s'inonda e inonda
i legnosi iridi,
di salsedine arrossati,
si fa cascata
a bagnare
i rosati velluti del volto
e lì scivolare
e farsi vapore,
lasciando solo il sale,
là,
dove ogni Lacrima muore,
dove sorge ogni Amore,
che il tempo rapisce
e conserva nel cuore.
domenica 9 dicembre 2012
E' TARDI
Corri, corri dai, non lo sapevo, forse ce la facciamo,
corri, corri, corri, corri, corri...
E' già partito.
Come fa un cuore sgomento a reggere il peso di se stesso?
E' tardi per chi solo ora sa cose che non esistono più.
E' tardi per chi ha taciuto e ora resterà muto per sempre.
E' tardi per chi ha commesso omissioni che lasciano incolmabili vuoti.
E' tardi per chi è restato nell'ombra e adesso è solo un'ombra.
E' tardi quando la vita termina ancor prima di cominciare.
E' tardi:
sei solo una faccia senza volto e senza suono, dinnanzi a ciechi occhi bianchi.
corri, corri, corri, corri, corri...
E' già partito.
Come fa un cuore sgomento a reggere il peso di se stesso?
E' tardi per chi solo ora sa cose che non esistono più.
E' tardi per chi ha taciuto e ora resterà muto per sempre.
E' tardi per chi ha commesso omissioni che lasciano incolmabili vuoti.
E' tardi per chi è restato nell'ombra e adesso è solo un'ombra.
E' tardi quando la vita termina ancor prima di cominciare.
E' tardi:
sei solo una faccia senza volto e senza suono, dinnanzi a ciechi occhi bianchi.
giovedì 6 dicembre 2012
DAL SILENZIO E NEL SILENZIO
Dal Silenzio
e nel Silenzio
giunge uno sguardo,
mai fui sposa
eppur di vedova
illegittime lacrime
piango.
Dal Silenzio
e nel Silenzio,
rara memoria
si fa gemma preziosa
in povero scrigno,
seppur di briciole
è il custode
per il cuore è gran tesoro.
Dal Silenzio
e nel Silenzio
sei tornato,
che celò sospiri
in giovani sembianze,
dal tempo mutate
e poi scordate.
Dal Silenzio
e nel Silenzio
Amore dal Sonno tuo
s'è destato,
quando ormai
morta è pure l'ultima dea
e vani i sogni
nelle tenebre si spengono.
domenica 2 dicembre 2012
ALLA MADRE
Non piangere madre,
che Vita hai dato
e Dolore ha strappato,
che donasti sguardi ad occhi
che più sguardi non avranno,
che al seno
fanciulle mani stringesti
fanciulle mani stringesti
e che più stringerai.
Se colpa alberga in cuore
placala,
che tua non fu,
che Amore non muore,
anche quando Silenzio
posa il capo sul tuo cuore.
Non dolerti madre,
che Vita vince
in nuovi occhi che chiedon sguardi,
in nuove mani che ancora stringerai,
che grande era il peso,
povero figlio,
per rinunciare a te.
Non piangere madre,
che ora è nel Vento,
sentilo in volto come carezza,
mirarlo in volo mentre
un Sorriso ti volge.
sabato 1 dicembre 2012
TRAME DI GHIACCIO
Quaggiù,
dove raggio non scalda
del corpo
marmorea dimora,
a te vengo
di lutto vestita,
devota ancella
senza volto e senza nome,
a cercare
nell'immoto tuo sguardo
il conforto.
Con trame di ghiaccio,
che vita strapparono
dal cuor tuo,
tiepido manto
vado tessendo,
con cui anima s'avvolge
quasi a sembrar abbraccio,
che giunse mai
e mai
viventi membra
restituiranno più.
L'INVERNO E' FINITO
Quando il dolore
è più grande di ogni amore,
quando nell'abisso
mente trasmuta ogni voce
in infiniti silenzi,
quando dal denso mare
nessuno coglie le bottiglie,
solitudine vive.
E i volti paion stranieri
in terra amata.
Povere madri,
che stillan dolore
da occhi che più occhi
non vedranno
e i figli piangeranno invano
i giorni avvenire.
L'inverno è finito.
Buon viaggio...
martedì 27 novembre 2012
GIORNI INFECONDI
Nell'incedere dei giorni infecondi
solo mani che
non toccano,
occhi che
non ridono,
cuori che non sentono.
Non voleva nessun altro
e nemmeno lui.
C'era tutto tra loro,
fuorché l'amore.
Il mare addosso
solo mani che
non toccano,
occhi che
non ridono,
cuori che non sentono.
Non voleva nessun altro
e nemmeno lui.
C'era tutto tra loro,
fuorché l'amore.
Il mare addosso
lunedì 19 novembre 2012
NUOVO BLOG
Quando arriva la fatidica "prima parola" di un bambino, spesso sospirata a causa di qualche mese di inspiegabile ritardo, si apre per le mamme e i babbi un universo lessicale sconosciuto e sconcertante, un mondo di termini misteriosi, intraducibili e impronunciabili che i piccoli sfoggiano con orgogliosa convinzione. Quando poi non vengono compresi dai bifolchi adulti che fanno finta di ascoltarli con sorrisi simili a paresi per dissimulare la loro sconfinata ignoranza per le lingue straniere, li ribadiscono con sguardi di profondo disappunto e rassegnazione.
Poi i bambini crescono e accorgendosi che non c'è speranza che i bifolchi imparino tale lingua avviene il contrario, sono loro che si adeguano.
Ma prima che tale idioma scompaia e i termini vengano fagocitati dalla famigerata "corretta pronuncia", prima che non resti più traccia di quei stravaganti neologismi ed espressioni lessicali così originali e fantasiose, qualche bifolco illuminato dal dubbio si è chiesto se non fosse il caso di raccogliere qualche testimonianza, qualche reperto che attesti l'esistenza di una lingua altra, quella dei bambini, quella che noi ascoltiamo nella sua spontaneità e che tante risatine a denti stretti ci dona.
Questo blog è il frutto di anni di raccolte e di appunti delle meraviglie che la parola infantile sa produrre.
mercoledì 14 novembre 2012
WONDERFUL LIFE
Mi son fatta
una foto oggi
ed era bianca.
Esito ancora?
C'è un mondo bellissimo ma si vede solo ad occhi chiusi: esiste davvero?
Cercala,
trovala...
ma gli occhi
si aprono solo
su una vita cieca.
una foto oggi
ed era bianca.
Esito ancora?
C'è un mondo bellissimo ma si vede solo ad occhi chiusi: esiste davvero?
Cercala,
trovala...
ma gli occhi
si aprono solo
su una vita cieca.
venerdì 2 novembre 2012
2 Novembre
E' sempre meglio tacere, annuire in silenzio e proseguire. Chi conosce chi? Ognuno sa di SE'.
Siamo un mucchio d'ossa e carne che respira.
Non raccontare, nessuno sa udire, ognuno sa di sé.
Siamo solo un mucchio d'ossa e carne che respira.
Un GIORNO non ci sarà più respiro, né carne ed allora
saremo un mucchio d'ossa
e basta.
Siamo un mucchio d'ossa e carne che respira.
Non raccontare, nessuno sa udire, ognuno sa di sé.
Siamo solo un mucchio d'ossa e carne che respira.
Un GIORNO non ci sarà più respiro, né carne ed allora
saremo un mucchio d'ossa
e basta.
mercoledì 31 ottobre 2012
CASSETTI
Certi cassetti dovrebbero restare rigorosamente CHIUSI, serrati con logore chiavi, tumulati nelle loro scrivanie, armadi, credenze, comodini. Ho un sogno nel cassetto...ma come fa a finirci nel cassetto, un SOGNO?
Certi cassetti si dovrebbe dimenticare di averli ed il loro contenuto bruciato, parole, profumi, canzoni, sorrisi. Ma pure così sarebbe letale anche solo sbirciare, solo una volta e poi non lo faccio più, perchè certi cassetti si impregnano di cose anche quando sono ormai vuoti.
Dimentica
quel cassetto,
dimenticami.
Io non sono
mai esistita.
Certi cassetti si dovrebbe dimenticare di averli ed il loro contenuto bruciato, parole, profumi, canzoni, sorrisi. Ma pure così sarebbe letale anche solo sbirciare, solo una volta e poi non lo faccio più, perchè certi cassetti si impregnano di cose anche quando sono ormai vuoti.
Dimentica
quel cassetto,
dimenticami.
Io non sono
mai esistita.
Il mare addosso
martedì 23 ottobre 2012
mercoledì 17 ottobre 2012
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