Cane,
di rabbiosa lascivia accecato,
Innocenza hai lordato
con putridi effluvi.
Immonda carne
forgiata negli inferi,
feroce, del grembo
il tenero frutto
hai sventrato.
Né cielo né inferno
di te accolgano mai
il putrido spettro,
in eterno sia maledetto
e da se stesso divorato.
Dormi adesso,
bianco bocciolo,
di sonno cullato,
che più sarai stuprato
né ucciso da folle dolore.
Fatti soffio di rosa
e posa
il sorriso tuo alla madre,
che morta geme
e sale
e sale
dagli occhi versa ancora
sulla piccola vesticciola.
Dedicato alle piccole anime
..riposa candida anima che rapita sei stata della vita fiore più bello...Grazie Fatima dei tuoi versi che mi hanno commosso...certe volte non vorrei essere nato...abbraccio..:-((((
RispondiEliminaposso udire solo dolore. Non basta il pianto a consolare, meno ancora a lavare i peccati. Un senso di smarrimento e paura. Cosa siamo realmente? Primitivi esseri senza ragione alcuna.
RispondiEliminaForti e bellissimi versi, dedicati ad un orrido episodio, che sempre più spesso si fa strada nel mondo...
RispondiEliminaChe orrore!