domenica 16 dicembre 2018

IL GIOGO




Più da me udir potrai

carezzevoli suoni

né aride mani

consacrar potranno

più teneri gesti.

Annuncia a lutto la campana

che sodalizio non fu

ma rapido scontro

di cuori indigenti.

Se anche l’ancella nostra,

che paziente ci riunì,

comparir dovesse a questa soglia

e il voluttuoso giogo

ancor d’affanni asservirà

i nostri sensi,

più d’affetti il cuor si colmerà

poiché fasulli son gli specchi

in cui ti miro

e menzogneri i profondi

motti del tuo esser mio.

2 commenti:

  1. Ciao cara amica, eccomi qua per lasciarti i migliori auguri di serene feste natalizie. I versi che ho appena letto non sono sorrisi di gioia, perché senza amore vero c’è poca gioia. Consola non poco sapere che la poesia è un’ancora cui aggrapparsi per non affogare nei marosi dell’infelicità. E la poesia canta in te. Sereno Natale👋👋

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CIAO, DIMMI A COSA PENSI...◕‿◕

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