lunedì 8 ottobre 2012

NESSUNA TRACCIA

"- Ti ricordi l'anno scorso, in montagna?
- Si, mi ricordo.
- Ricordi, il sole era insolitamente caldo per Gennaio, e lassù faceva freddo...
- Si, ricordo bene.
- Poi ha iniziato a nevicare, non si sa da dove, non c'erano nuvole, ma scendeva e scendeva, bianchissima e c'era il sole e noi ridevamo..
- Si, ricordo...
- Avevamo le mani piene, si riempivano subito, bianche, spumose, fitte di teneri fiocchi leggeri, luccicanti, candidi e silenziosi, ma è stato un attimo e poi l'abbiamo visto...
- Si...
- Il sole era troppo caldo e i fiocchi hanno iniziato a sciogliersi, si posavano e poi svanivano. All'improvviso quelle mani piene, morbide, dolcemente fredde, erano vuote, fradice, esangui, ghiacciate, intorpidite, gocciolanti, doloranti, attonite, defraudate...E' stato un attimo, prima c'era e poi non c'era più. Niente. Nessuna traccia.
- Si, mi ricordo...


- Te ne sei andato così, come quella neve, dal mio cuore. Sei svanito dolcemente all'improvviso
e di te ora resta soltanto una siderale assenza, scandita dalla freccia di quel tempo, che non tornerà..."



Il mare addosso

13 commenti:

  1. Le parole bellissime,la trama da l' idea perfetta del ambiente che tu hai creato solo con le parole
    e infine l'attimo di felicità che scorre via ma sicuramente le sue impronte dureranno di più anche se il titolo dice il contrario, ah,ah,ah,ah,ah.
    Molto brava complimenti.... se mi dai il permesso vorrei pubblicarla nel mio blog ciaooo

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    1. Ma certo Marco, ne sarei lusingata. Grazie...Si, le impronte che restano nell'anima sono dure a scomparire, specialmente se a non farle farle andare via sei tu...

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  2. ...cara amica, un post di raffinata eleganza che di tracce ne lascia più di una, a cominciare dalle immagini che già racconterebbero senza una trama...ma una breve trama esiste e parla chiaro a chi ha vissuto un evento come quello descritto con mano e pensiero pienamente coinvolti...immaginazione o verità ora non hanno più rilevanza...è il calarsi nei personaggi e viverli, grazie al tuo stile narrativo che lascia una profonda e intima traccia...un altro abbraccio...

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    1. Grazie caro Sergio, il tuo apprezzamento è sempre gradito e mi riempie di gioia oltre che a spronarmi ad impegnarmi sempre più nell'esercizio della scrittura. In questo, come negli altri casi, la realtà di mescola alla fantasia, non sono mai stata in quella montagna, ma la scrittura per me è solo uno strumento per dar voce alle emozioni...

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    2. ...cara Fatima, se lo scrivere per te è strumento emotivo, bè, permettimi di consigliarti piuttosto la poesia della prosa...questa ha la prerogativa di voler essere libera da emozioni...intendo che lo scrittore deve dissociarsi, essere distaccato dai suoi personaggi...altrimenti rischia l'autobiografia....ps. sono sempre mie personali opinioni...abbraccio..

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  3. Scrivi in un modo leggiadro e commovente. La scelta delle parole, misurata, i suoni e le emozioni che evocano creano un effetto che colpisce. Sei molto brava. A presto,Cristina

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  4. Questo tuo componimento è come la tua voce: Dolce ed emozionante. Un abbraccio.

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  5. ...leggiadro e delicato oserei dire! Leggiadro come la razza Elfica, delicato come lo spirito degli angeli! Non oso ardire d'aggiungere altro verbo, a quest'opera d'arte messa in forma scritta!
    Vita lunga e prospera Faty Svitkona!

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    1. Grazie Legolas...Anche tu un giorno parlasti di neve. Questa è bianca come la solitudine che resta dopo che qualcuno è andato via...
      Un caro abbraccio

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  6. Forse le parole non avvicineranno i sogni alla realtà ma sarà certo un attimo in piu per non aprire gli occhi.

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  7. Fatima, molto commovente il ritrovarsi e poi...silenzio: neve disciolta al sole.

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CIAO, DIMMI A COSA PENSI...◕‿◕

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